mercoledì 29 dicembre 2010

giovedì 23 dicembre 2010

mercoledì 20 ottobre 2010

De mi amor mi canto


Fonte immagine: windoweb.it

Me mare caelo maritat


Fonte immagine: classdiamond.net

venerdì 10 settembre 2010

I venti in Adriatico


Lo shear
Lo shear: si ha quando il vento ruota. La rotazione del vento avviene in tempi brevi e le perturbazioni transitano nel momento in cui avviene lo shear. Se la direzione del vento ruota:
da Nord-Est a Sud-Est (da Grecale a Scirocco) non è un buon segno: la perturbazione si avvicina, si entra nella bassa pressione e il vento rinforzerà, con moto ondoso in aumento, nuvole e piogge sparse;
da Sud-Est a Sud-Ovest (da Scirocco a Libeccio o Garbino) vuol dire che almeno metà della bassa pressione è transitata e il fronte caldo è passato. Ci si aspetta locali raffiche, qualche rovescio e probabili temporali;
da Sud-Ovest a Nord-Ovest (da Libeccio a Maestrale) rasserenamenti in arrivo. Sta passando il fronte freddo e gradualmente si va verso il miglioramento. La depressione ci sta abbandonando.
da Nord-Ovest a Nord-Est (da Maestrale a Grecale) il tempo migliora, la bassa pressione se ne è andata e la perturbazione è ormai alle spalle.

Nord-Est & Est, chiamati anche Grecale e Levante o Bora, sull’Adriatico sono venti di mare e portano tempo brutto e mare molto mosso o agitato sottocosta (Bora scura). La Bora può durare anche 3 giorni. Sull’Adriatico è forte e ha raffiche con punte fino a 70 nodi.
Sud-Est & Sud: lo Scirocco e l’Ostro. I venti dai quadranti meridionali sono presagio di tempo brutto. Vuol dire che si è nella parte anteriore di una pressione. Circa un giorno prima che passi la perturbazione i venti si orientano intorno a Sud-Sud-Est. Soprattutto sui mari settentrionali e centrali, finché ci sono questi venti, ci si aspetta nubi e piogge. Possono avere raffiche fino a 30 nodi.
Sud-Ovest & Ovest: Libeccio e Ponente. Se spirano questi venti significa che solo una parte della perturbazione è passata (il fronte caldo), mentre quello freddo deve arrivare. Si avrà tempo variabile, con rasserenamenti alternati a nuvole minacciose. I temporali arrivano con questi venti.
Nord-Ovest & Nord: il Maestrale e la Tramontana. Spesso portatori di buone notizie. Il cielo si apre, le precipitazioni cessano e torna gradualmente il sereno. Anche se comportano ancora rinforzi fino a 30-40 nodi. Possono durare 1 o 2 giornate, con intensità man mano minore.

Brezze
Le brezze soffiano nella bella stagione, senza nubi né fenomeni. Indicano alte pressioni e bel tempo. Di mattina tirano da terra verso il mare e poi, nel pomeriggio spirano dal mare verso terra, arrivando anche fino a 20-25 nodi con mare mosso. Di sera cessano. Di notte invertono la direzione che è quasi ortogonale alla linea di costa, con una variazione antioraria di circa 30 gradi. Per esempio, da SW verso W. Le brezze sono percepite fino a 10-15 mg dalla costa.

Bonaccia
Al largo, oltre le 15-20 mg, la bonaccia è molto + frequente di quanto si immagini. Se si va a motore le bonacce sono l’ideale, ma se si naviga a vela … non proprio! Se però compaiono i cirri e poi gli altostrati, qualcosa sta cambiando.
Consultate il barometro. Finché la lancetta non punta verso il basso, non passerà. In estate dura 3-7 giorni. Se c’è bonaccia al largo sottocosta ci sono brezze.

fonte: "Blu mag" del 30 maggio 2008

giovedì 2 settembre 2010

mercoledì 1 settembre 2010

Invertebrati -Croatia

Fig.1: patelle
Fig.2: stella marina

Invertebrati - Croatia

Fig.1: spugne gialle
Fig.2: riccio di mare regolare
Fig.3: cetriolo di mare
Fig.4: demospongia

Verdesca... in un museo







Una verdesca imbalsamata. In secondo piano: coda di squalo volpe

Speriamo di poter continuare a vedere le verdesche in mare, non solo nei musei!

Genere Pelagia. Alien species?

Alien species? Pelagia benovici?

Silenzio radio


QUANDO E’ VIETATO TRASMETTERE

1. E’ obbligatorio il silenzio radio nei primi 3 minuti di ogni mezzora, cioè da 0 a 3 e 30 a 33 minuti.
2. E’ obbligatorio il silenzio radio sui canali e frequenze di chiamata e soccorso ( c.16 VHF, freq.2182 SSB ) quando vi sono operazioni di soccorso in atto.
3. Bisogna occupare i canali di chiamata e soccorso per il minor tempo possibile, per poi passare sui canali di lavoro.
4. Non è permesso occupare i canali per intrattenersi in conversazioni futili.

martedì 31 agosto 2010

Ecoscandaglio pesci - Cervia - 6 mg - 23 luglio 2010





I pesci rappresentati con righe, sono di medie dimensioni, invece gli altri di piccole dimensioni.

Eutrofizzazione

Le quattro stagioni del pesce dell'Adriatico

Le specie poco note, eccedentarie o poco utilizzate del nostro mare

Vignetta squali # 4

Vignetta squali # 3

Vignetta squali # 2

Vignetta squali # 1

sabato 19 giugno 2010

Vi regalo una rosa!

Fiumi asciutti. Fiumi privi di vita.


Parlo ancora di acqua, argomento a me molto caro. Ancora da "Acqua e ambiente" di Sara Ceci, ed. EMI. Questa volta si tratta di mega opere: LE DIGHE PIU' DEVASTANTI DEL MONDO. Da sempre l'uomo agisce sul corso dei fiumi, costruendo dighe, argini e deviazioni per sfruttare, trarre benefici o difenderdi dalla grande potenza dell'elemento acqua. Se non fosse che ultimamente la dimensione di queste opere, per via delle tecnologie at the state of the art e per un bisogno sempre crescente di soddisfare le esigenze di un nomero infinito di persone, si è fatta rilevante "dando vita a nuovi paesaggi artificiali".
Quale l'impatto sul territorio? Purtroppo, nella maggior parte dei casi non miglioramenti e sviluppo, ma povertà e devastazione. Le grandi dighe si trovano soprattutto in Cina, negli Stati Uniti, nell'ex Unione Sovietica, in Giappone, in India. Per permettere la costruzione di queste opere enormi, un grande numero di persone (dai 30 ai 60 milioni) si è dovuto allontanare dalle proprie case, abitudini e luoghi di lavoro. Inoltre si contano danni irreversibili all'ambiente, come la perdita degli equilibri degli ecosistemi dei grandi fiumi, peggioramento della qualità dell'acqua e dei sedimenti con conseguente rischio di patologie per la fauna ittica, perdita degli habitat fluviali, rischio elevato di estinzione per lo storione cinese, estinzione del delfino d'acqua dolce (Cina), rischi anche per altre specie animali. Grossi rischi per tutti: inondazioni catastrofiche come già avvenute nel 2000 sempre in Cina. Pochi vantaggi, molti profitti per i costruttori, infatti spesso le popolazioni locali si trovano anche più indebitate di prima, nei paesi in via di sviluppo, perchè i lavori delle grandi dighe sono affidati ad imprese multinazionali americane, europee e giapponesi, che invece, ne traggono numerosi profitti. Un'eccezione è stata l'India, dove i movimenti di opposizione a tali consuetudini provenienti "dal basso" hanno ottenuto l'annullamento della costruzione della diga di Narmada. Chissà se una simile situazione potesse accadere in Italia nell'ambito delle trivellazioni in mare. Chissà se il popolo riuscisse a fermare le trivellazioni e la costruzione di nuove piattaforme di estrazione di combustibili fossili in mare. Questo è un altro discorso (oppure no).
Parlare di grandi dighe significa parlare di interventi nonsense: per ottenere solo il 20% dell'elettricità globale e il 10% della produzione mondiale di cibo e fibre sono state costruite ben 50 mila grandi dighe con danni sociali e ambientali incalcolabili. Uno degli esempi peggiori è la gigantesca diga delle tre Gole sullo Yangtze river in Cina, che sta distruggendo 140 città e 351 villaggi, mettendo in pericolo la sicurezza degli abitanti.
Secondo la Ceci la costruzione delle grandi dighe va di pari passo con le le politiche agrarie. infatti, se in passato le popolazioni locali sviluppavano colture a seconda dei periodi, in funzione ddelle inondazioni, coltivazioni quindi diversificate, ora, erette le dighe si tende ad avere una monocoltura che necessita di irrigazione permanente, che mira alla esportazione. Ma se venissero computati i costi reali di tali risorse idriche, persino le esportazioni ben avviate non risulterebbero più vantaggiose. La vita locale, umana e degli ecosistemi è dissipata a favore dell'esportazione, sfruttando il sistema fino all'ultima goccia d'acqua per soddisfare l'attuale generazione a scapito di quelle future. Fiumi asciutti, privi di vita.

mercoledì 31 marzo 2010

Scaphopoda


Phylum Mollusca, classe Scaphopoda.
Si tratta di un mollusco dalla conchiglia conica allungata, che ricorda lo scafo delle navi. Vive sul fondale marino. E' dotato di piede fossorio che utilizza per scavare nella sabbia. Il capo è poco sviluppato. E' microfago (si nutre di piccoli animali) ed è privo di branchie. Attua scambi diretti con l'ambiente. Se cercate bene, sulla battigia, insieme alle conchiglie di piccoli bivalvi e gasteropodi, troverete anche questi altrettanto piccoli tubicini bianchi zigrinati e un po' ricurvi... ed ecco a voi gli scaphopoda! Ovvero, quello che ne rimane: la loro conchiglia.

domenica 28 marzo 2010

mercoledì 10 febbraio 2010

Maretta

Porto di Cervia-Milano Marittima, ore 16, altezza onda 157 cm.





Questa sera alle 22 zona Milano Marittima le onde potrebbero raggiungere i 167 cm., alchè credo che il molo di Cervia-Milano Marittima verrà spazzato e lavato per benino...

Moria di Sardinella aurita

Questo pesce dai molti nomi, Sardinella aurita, alaccia o aringa mediterranea è un animale che predilige acque a temperature relativamente elevate, particolarmente quelle dei mari del Sud. Probabilmente, con il riscaldamento globale l'alaccia si è spinta, tuttavia, anche nei mari generalmente più temperati, giungendo perciò anche nel medio e alto adriatico. Lo sfortunato pesce è incorso però nella morsa del freddo che ultimamente sta travolgendo queste zone. Infatti da Natale il gelo non accenna a diminuire, ma anzi, continua inesorabilmente in questi giorni di febbraio. E le aringhe continuano a morire.





Aringhe morte lungo la spiaggia di Milano Marittima

Ragni

"Grande" Zoropsis spinimana




Un piccolo ragno saltatore



Un close up del ragnetto

domenica 7 febbraio 2010

Le onde

"Le onde si comportano come gli esseri umani: alcuni ti aiutano ad avanzare, altri tentano di ostacolarti. C'è sempre una barca da governare e un oceano da attraversare nella vita." Simone Bianchetti. Tratto da "Ho sposato l'oceano" di Meytsar Inbar

L'esistenza

"L'esistenza cambia colore continuamente, come l'oceano". Simone Bianchetti. Tratto da "Ho sposato l'oceano" di Meytsar Inbar